Il pianoforte di Mozart, di Beethoven e di Ciaikovskij; il violino di Brahms e nuovamente di Ciaikovskij; il violoncello di Schumann. A loro corona, e tratte dal medesimo repertorio, ritroveremo alcune sinfonie tra le maggiori di Schubert (la “Grande” e l’”Incompiuta”), di Mahler (la Quinta) e di Beethoven (la Sesta, “Pastorale”), senza trascurare importanti pagine di Mendelssohn, Brahms, Bruckner, né dimenticare, tra altri “classici” del Novecento, i due poemi sinfonici che Respighi dedicò ai Pini e alle Fontane di Roma e che noi eseguiremo nel concerto del 16 gennaio, in apertura delle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita di Arturo Toscanini”.
