Velenoso, vitale e spregiudicato come Michele Papetti

«Per fare grafica ci vogliono i muscoli!», lo esclama Stefano Tamburini, figura al tempo stesso laterale e centrale del fumetto italiano anni ‘70, che nelle sue opere stravolge la vecchia idea di disegnatore utilizzando fotocopie, colla e forbici.

Con Frigidaire, rivista di cui Tamburini cura contenuti, grafica e progetto editoriale, l’artista firma un vero e proprio manifesto della controcultura italiana degli anni ‘70: innovativo, trasgressivo, creativo, punk.

Michele Papetti, 2020 © Courtesy of the artist
Michele Papetti, 2020 © Courtesy of the artist

Questo spirito sovversivo e avventuroso ha lasciato il segno e rivive – sotto nuova luce – anche nelle illustrazioni di Michele Papetti, talento dell’illustrazione italiana con uno stile riconoscibile e ricco di carattere.

Michele Papetti, 2020 © Courtesy of the artist
Michele Papetti, 2020 © Courtesy of the artist
Quello di Papetti è un mondo illustrato che flirta con l’inquietudine e la stravaganza, su cui primeggia sempre una vena ironica tagliente, a volte velenosa. Le sue immagini sono corrosive, vitali e spregiudicate, frutto di una pratica di grande spontaneità e istinto.
Michele Papetti, 2020 © Courtesy of the artist
Michele Papetti, Collage paper, 2020 © Courtesy of the artist
Michele Papetti, Collage, 2020 © Courtesy of the artist

Bandite le matite colorate (perché fanno un brutto rumore), ma a parte questo Papetti ama sperimentare tecniche e medium tra i più disparati, il disegno incontra il collage, i colori acrilici quelli spray. Quello che preferisce però sono i pennarelli scarichi.

Michele Papetti, 2019 © Courtesy of the artist

 

Michele Papetti, 2020 © Courtesy of the artist

Per i suoi soggetti saccheggia quello lo circonda, la quotidianità fatta di provincia e icone POP, che siano simboli del capitalismo (i grandi brand) o personaggi iconici del cinema (con Pinhead di Hellraiser che diventa un cactus) e dell’arte con Magritte e Masaccio che diventano spunti per elaborazioni sardoniche delle loro opere simbolo. La danza diventa un bel twerking e la cacciata dal Paradiso terrestre ha come sfondo un Apple store.

 

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